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EPPURE LI CHIAMANO ALLEVATORI



Ciao a tutti,
con la rabbia nel cuore,dopo l'ennesimo cucciolo diagnosticato displasico grave e l'inevitabile decisione  di sopprimerlo per non renderli una vita insopportabile, mi sono decisa ,nel nostro piccolo blog ,a dar sfogo ai miei pensieri. 
Non entrero' nel merito della displasia, non sono una veterinaria e pertanto non mi sento competente per poterne parlare.
Questo articolo lo voglio dedicare a quelle persone che non conoscono l'esistenza della displasia o ne sottovalutano la gravita' acquistando un cucciolo da "allevatori",anzi scusatemi, cagnari che fanno accoppiamenti non "sicuri".
Non e' scientificamente provato che la displasia derivi da fattori genetici, pero' non bisogna essere scienziati per presupporre che se ne aumentino le probabilita' accoppiando cani displasici.
Un'allevatore serio, amante non del Dio denaro ma della razza, dovrebbe per lo meno garantire che fino ai trisavori, cosi' affermano gli esperti,sia da parte di madre che di padre ,non vi siano casi di displasia.
Nel caso pero', propio il nostro cucciolo sia affetto da displasia, un'allevatore serio, non dovrebbe proporti un'altro cucciolo, sapendo benissimo che pochi, dopo tre o quattro mesi di convivenza hanno il cuore di ridarlo indietro, ma il rimborso delle spese mediche da sostenere!!
Allego la lettera dolorosa di una padroncina che ha dovuto prendere una durissima decisione per il suo giovane cucciolo , una padroncina che conosceva la displasia e che si e' fidata di un cagnaro,forse fidandosi della bella struttura che questo pseudo allevatore sfoggia o mal consigliata.....
Questa e' la storia di Picasso ,cucciolo di labrador , acquistato in un allevamento "bellissimo", a cui dopo pochi mesi di vita e' stata diagnosticata una displasia invalidante... 





 Carissimi,
Ho avuto bisogno di tempo anche per scrivere questa mail. Grazie infinite per l interessamento.
Dopo tante visite, ulteriori radiografie, pareri di medici e professionisti, spesso discordanti, abbiamo capito la macelleria sociale in cui ci stavamo muovendo.
La situazione di Picasso è stata definita, dal dott. ****** dopo un attento studio del caso, tanto grave da rendere inutile ogni intervento correttivo, se non la protesi d' anca bilaterale a 7 mesi. Oltre a questo, la causa della zoppia della zampa anteriore era un incognita anche per lui.
Con sgomento, dolore e infinita tristezza, il 3 aprile abbiamo destinato il nostro amico a quattro zampe a vita migliore.
 L egoismo di averlo ad ogni costo non poteva e non doveva essere più importante della sua dignità di cane.
Senza considerare il trauma di un doppio intervento, la riabilitazione di mesi, il costo di 8 000 euro, e la possibilità di dover intervenire nuovamente a causa della sua giovane età e della inevitabile usura nel tempo del materiale che avrebbe sostituito la testa del femore.
Al posto di due anche artificiali, immagino oggi abbia due grandi ali che gli permettano di correre con leggerezza nei tunnel di nuvole, che come sapete, tanto amava.
Questo è l epilogo, senza lieto fine, della meravigliosa esperienza che mi ha regalato Picasso.
Il primo sorriso, dopo giorni di esagerato dolore, lo abbiamo fatto pensando ad un altro cucciolo.
NON TI DIMENTICHEREMO MAI
Michela & Nicola


Non ci sono garanzie purtroppo quando acquistate un cucciolo,l'E.N.C.I. non ci tutela sotto questo punto di vista; pero', piu' informazioni prendete su quello o questo allevatore, piu' certificazioni vi mostrano sugli accoppiamenti fatti (ricordate almeno fino alla terza generazione senza displasia) e piu' l'allevatore seleziona non tanto per la bellezza del cane ma per la tipicita' di razza (quindi guardano sia la morfologia che le caratteristiche operative) e piu' possiamo avere certezza  su quello che stiamo prendendo. 


Ultima raccomandazione, FATEVI SEMPRE DARE IL PEDIGREE ( altra ignobile usanza dei cagnari) e se vi propongono soldi in meno senza pedigree denunciateli all'enci...e' come se vi volessero vendere un'autovettura senza libretto....accettereste?Ricordatevi che un cane senza pedigree e' considerato come un cane meticcio quindi deve esser pagato come tale......


ARRIVEDERCI PICASSO



ARRIVEDERCI NEVE





NEVE , DOPO 14 ANNI DI CONVIVENZA CI HAI LASCIATO.
UN RICORDO DOLCE E DIVERTENTE CHE HA ACCOMPAGNATO MOLTI MOMENTI DELLA NOSTRA VITA .
NON TI RICORDEREMO TRISTEMENTE MA ANZI VOGLIAMO RICORDARTI COME IL NOSTRO PRIMO CANE ADDESTRATO PER SALVARE VITE UMANE E SICURAMENTE TI IMMAGINIAMO AD ASPETTARCI SUL PONTE ARCOBALENO.
COS'E' IL PONTE ARCOBALENO?SECONDO UNA LEGGENDA DEGLI INDIANI D'AMERICA UN ANIMALE QUANDO MUORE, SPECIALMENTE SE AMATO DA UNA PERSONA SULLA TERRA, VA IN QUESTO LUOGO CHE SI TROVA ALL'INIZIO DELL'ARCOBALENO.
E' UN POSTO BELLISSIMO DOVE L'ERBA E' SEMPRE FRESCA E PROFUMATA , I RUSCELLI SCORRONO TRA COLLINE E ALBERI E I NOSTRI AMICI POSSONO CORRERE E GIOCARE INSIEME. TROVANO SEMPRE IL LORO CIBO PREFERITO , L'ACQUA FRESCA E IL SOLE SPLENDENTE PER RISCALDARSI E COSI' I NOSTRI AMICI SONO FELICI ANCHE SE SENTONO LA NOSTRA MANCANZA; ACCADE INFATTI TALVOLTA DI VEDERE CHE DURANTE IL GIOCO QUALCUNO DI LORO SI ARRESTA IMPROVVISAMENTE E SCRUTI OLTRE LA COLLINA, TUTTI I SUOI SENSI SONO IN ALLERTA , I SUOI OCCHI SI ILLUMINANO E LE SUE ZAMPE INIZIANO LA GRANDE CORSA : TU SEI STATO VISTO E QUANDO INCONTRI IL TUO AMICO LO STRINGI TRA LE BRACCIA E IL TUO VISO E' BACIATO ANCORA E ANCORA E I TUOI OCCHI INCONTRANO ANCORA UNA VOLTA I SUOI OCCHI SINCERI CHE TANTO TI HANNO CERCATO. ADESSO SIETE INSIEME E POTRETE ATTRAVERSARE L'ARCOBALENO INSIEME PER NON LASCIARVI MAI PIU'.....ASPETTACI NEVE E SALUTACI RUDY ASTRO CARLETTO E CARLOTTA.

EPPURE LI CHIAMANO CANI PERICOLOSI !!!!!



         
DOBERMANN

 


ROTWEILER



DOGO ARGENTINO


    
 NON ESISTONO CANI PERICOLOSI, MA SOLO PROPRIETARI INCOSCIENTI DEL TIPO DI CANE CHE HANNO...E QUANDO PRENDONO COSCIENZA ORMAI E' TROPPO TARDI O QUASI.

MALINOIS

ADDESTRARE UN CUCCIOLO DI CANE " PERICOLOSO" SIGNIFICA FARLO DIVENTARE  UN CANE EQUILIBRATO E GESTIBILE ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRA RAZZA.



BRACCO DI WEIMER

PETTORINA SI PETTORINA NO

La pettorina è un accessorio largamente utilizzato da chi possiede un cane ma vediamo come e per che cane e' giusto usarla. L’uso delle pettorina ha, secondo alcuni esperti, sia i suoi pro ma anche dei contro: analizzeremo insieme entrambi. Le pettorine così dette scapolari sono sconsigliate in quanto possono creare danni fisici al nostro cane: infatti questo modello tende ad avvicinare le scapole del cane nel momento in cui questo tira trovandosi al guinzaglio, provocandogli a lungo andare dolore e danni fisici.
Sono preferibili invece le così dette pettorine ad H o altrimenti dette modello Feltmann, grazie alle quali la pressione del tiraggio del cane viene scaricata nello sterno grazie alla fettuccia del sottopancia: in pratica la pettorina ad H sposta il baricentro del cane in basso e non tira il collo. In questo modo il cane pur "tirando "non si ferisce e non subisce danni di alcun tipo.Su cani di piccola taglia, dove il tirare del cane non provoca a noi danni fisici e' sicuramente consigliabile la pettorina, ma se il cane non e' di piccola taglia e tira ,perche' dobbiamo incentivare il suo tiraggio con la pettorina ,che non risveglia nessun ricordo atavico  da poterlo far desistere dallo strattonarci ed allungarci un braccio piu' dell'altro? 
Vorrei tanto dare in mano ai "falsi buonisti"cinofili , che vendono le loro pettorine miracolose, un molossoidie di 40kg che tira al guinzaglio e stare a vedere la scena.
Partiamo dal presupposto che si deve ragionare come il cane per poterlo educare, quindi pensiamo a come una cagna sgrida i suoi cuccioli; prendendoli per il copino o pensiamo a come li sposta ; prendendoli per il copino o ancora dove si mordono i cuccioli per giocare ; per la giugulare, sempre per la giugulare si prendono anche due cani che litigano...quindi il collo per il cane e' un punto che risveglia molti ricordi atavici ed e' percio' che se tiro un cane con un collare avro' una risposta sicuramente diversa che non se lo tiro con una pettorina...a voi la scelta!!

COS'E' IL CLICCHER:
il clicker non è uno strumento per dare comandi, né un richiamo!! All'inizio vieni usato esattamente come un RINFORZO, ovvero clicco immediatamente prima di dargli un boccone (perché si è messo seduto, perché mi ha guardato,...) perché lo associ alla ricompensa (si dice che si carica il clicker). Può essere così utilizzato per lavorare con cani problematici (fobici, iper attivi, aggressivi,...) perché il click emesso ha sempre lo stesso timbro e non cambia mai (la nostra voce invece di continuo: se diciamo bravo quando siamo incazzati il cane lo avverte e più che un rinforzo sembrerà uno smorzo!). Permette di lavorare in sicurezza con quei cani che potrebbero sbranarti perché fobici o con difficoltà sociali: è così che infatti hanno recuperato i cani destinati ai combattimenti.Il click serve per far capire al cane "bravo! hai fatto bene" , cosa che capisce velocemente perché sa che a seguire avrà una buona gratificazione (boccone, pallina, ...).Il clicker viene anche utilizzato per modellare i comportamenti e incatenarne diversi insieme, con una tecnica chiamata shaping: in questa fase avanzata il cane ha compreso talmente bene che al click segue una cosa buona e ha talmente fiducia nel conduttore che si può cliccare spesso senza premiarlo immediatamente. Questo permette di lavorare sulla condotta al guinzaglio ad esempio, alle diverse attività dell'obedience, o ad insegnare al pet ad aprire uno sportello nel caso il cane sia l'accompagnatore di una personale diversamente abile.Sembra facile ma per lavorare come si deve con il clicker è necessario conoscere bene la mente del cane, come funziona, e fissarsi dei traguardi da raggiungere, quindi metodo e precisione. In Italia ci sono diversi approcci per lavorare con il clicker e la loro differenza sta proprio nella consapevolezza che si ha dell'animale e dei traguardi che vengono concepiti e fissati diversamente.
Essendo uno strumento richiede competenze, per cui prima di usarlo è consigliabile seguire un corso apposito o recarsi presso un buon centro cinofilo e farsi spiegare passo passo le tecniche d'utilizzo. Può dare grandi risultati e aiuta molto il cane a capire cosa vogliamo da lui senza stress o tensioni.
Per lavorare con il clicker ci vuole silenzio e sessioni brevi, pazienza e l'umiltà di accettare che se il cane non raggiunge il traguardo ipotizzato l'errore è solo il nostro (clicchiamo nel moment sbagliato, il traguardo è troppo alto, non abbiamo l'attenzione del cane,...) .